27 gennaio 2020
La nostra giornata della memoria
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L’associazione sta proponendo tramite concerti, laboratori per bambini e iniziative la riscoperta della figura di Friedl Dicker esponente della Bauhaus e insegnante di disegno dei bambini di Terezin. Vengono proposti brani dall’Oratorio ai bambini di Terezin del Maestro Edoardo Brizio e disegni e poesie proprio dei bambini internati a Terezin .
Siamo stati a Ostia, da Paolo, una persona splendida che nel suo lavoro vede la responsabilità di chi ha a che fare coi libri e coi ragazzi, con la cultura, le famiglie e il futuro. Ospiti di Punto Scuola SrL abbiamo proposto ai bambini il laboratorio su Friedl Dicker e i suoi giovani allievi, internati nel campo di concentramento di Terezin. Abbiamo letto, raccontato storie, cantato e realizzato un’opera collettiva. Grazie a tutti gli artisti che ci hanno affidato i loro preziosi contributi per continuare questo viaggio Tina Loiodice, Daniele Roncaccia, Melita Olmeda, Elisa Lai Bicchi (Bika), Collettivo FX, Daniele Napolitano, Beti Alonso, Sofia, Laura Piccolo. Grazie a Patrizia Pavoncello e Carmen Antonia, Rosa Rodriguez, idee, voce e cuore del progetto. E grazie a Paolo Popeschich, alle famiglie e ai bambini per l’accoglienza e per aver riempito la libreria di vita e dato luce alla memoria.
Spero resti molto di questa storia a chi ha partecipato, io mi sono emozionato e Sofia anche:
“Sono felice papà, ma di una felicità strana, perché sono felice di aver capito e di aver disegnato, sono felice perché ora è tutto diverso. Non ci sono più i nazisti, è vero papà?”
La farfalla
L’ultima, proprio l’ultima,
di un giallo così intenso, così
assolutamente giallo,
come una lacrima di sole quando cade
sopra una roccia bianca
così gialla, così gialla!
l’ultima,
volava in alto leggera,
aleggiava sicura
per baciare il suo ultimo mondo.
Tra qualche giorno
sarà già la mia settima settimana
di ghetto:
i miei mi hanno ritrovato qui
e qui mi chiamano i fiori di ruta
e il bianco candeliere di castagno
nel cortile.
Ma qui non ho rivisto nessuna farfalla.
Quella dell’altra volta fu l’ultima:
le farfalle non vivono nel ghetto.
Pavel Friedman, Praga 1921 – Auschwitz 1944